La saldatura è una tecnica utilizzata in molte industrie, come nell’edilizia, nella produzione di veicoli e nella fabbricazione di prodotti metallici, per cui un saldatore ha a disposizione molteplici opportunità occupazionali. Il centro di formazione CEFOSMET eroga un corso dedicato alla formazione di saldatori specializzati finalizzato all’acquisizione di competenze tecniche avanzate e all’ottenimento del patentino riconosciuto a livello europeo secondo le norme UNI EN 9606. Il corso combina moduli teorici e sessioni pratiche, in linea con le normative vigenti del settore.
Programma del corso saldatore acciaio
Il corso introduce i fondamenti della saldatura dell’acciaio, dell’alluminio e sue leghe, con approfondimenti di metallurgia e di sicurezza sul lavoro.
Si analizzano le principali tipologie di giunto saldato (giunti a T, a V, a X ecc.) e i parametri di saldatura necessari per ottenere unione di alta qualità. Vengono illustrati i processi MIG/MAG con gas protettivo (codice ISO 4063:13), la saldatura ad arco con elettrodo rivestito (codice 111) e il processo TIG con elettrodo di tungsteno (codice 141). Durante la parte teorica si studiano anche le cause dei difetti di saldatura (porosità, cricche, scarsa penetrazione ecc.) e le strategie di prevenzione.
La parte pratica è finalizzata all’applicazione di quanto appreso: i corsisti impostano i parametri di saldatura (corrente, tensione, velocità del filo) e realizzano saldature di prova su provini metallici. Eseguono prove in diverse posizioni di saldatura, simulando scenari reali, e apprendono a seguire fedelmente le procedure tecniche (WPS) di saldatura. Al termine di ogni esercizio i candidati effettuano controlli qualitativi: l’ispezione visiva dei cordoni e la preparazione di macrosezioni (macrografie) per analizzare la microstruttura e verificare l’assenza di difetti interni attraverso l’esecuzione dei Controlli non Distruttivi.
Sbocchi professionali
Il saldatore qualificato trova impiego in contesti lavorativi molto diversi.
Nell’edilizia e nelle infrastrutture civili viene inserito nelle officine di carpenteria e nei centri prefabbricati, dove realizza strutture portanti in acciaio (travi, colonne, scale) e partecipa alla preparazione delle armature metalliche per il cemento armato. Nel comparto industriale e automobilistico opera lungo le linee di produzione: contribuisce all’assemblaggio di telai, serbatoi, tubazioni e pannelli metallici, utilizzando processi ad arco tradizionali e robotizzati. Ad esempio, nel settore navale si predilige la saldatura a filo continuo, mentre in quello petrolchimico e del gas si impiega frequentemente la saldatura TIG.
Questa flessibilità applicativa assicura al saldatore una vasta gamma di sbocchi professionali.
Certificazione del saldatore acciaio
Al termine della formazione i partecipanti possono sostenere l’esame di qualifica del saldatore, noto come “patentino”, disciplinato dalle norme UNI EN ISO 9606.
L’esame consiste nella saldatura di uno o più giunti campione prefissati, eseguiti in condizioni standardizzate. I cordoni prodotti vengono valutati visivamente e mediante prove distruttive al fine di accertare resistenza meccanica e assenza di difetti significativi. Superata la prova, un organismo terzo accreditato (ad esempio Bureau Veritas ) rilascia il certificato di abilitazione al saldatore. Ottenere il patentino attesta la capacità di realizzare saldature conformi agli standard e abilitanti alle lavorazioni strutturali.
Le NTC 2018 prevedono che i saldatori semiautomatici e manuali siano qualificati da enti terzi secondo la UNI EN ISO 9606-1:2017, e che le procedure saldanti critiche siano documentate tramite WPS validate da un WPQR (Welding Procedure Qualification Record) secondo la UNI EN ISO 15614-1:2017. Il certificato di saldatura ha solitamente validità triennale, al termine della quale è necessario ripetere le prove di qualifica. Ottenere il patentino richiede inoltre il possesso di particolari attrezzature aziendali e una visita medica di idoneità alla mansione.
Normative e aggiornamenti
L’attività di saldatura è governata da un quadro normativo articolato. In Italia le NTC 2018 prescrivono che la saldatura degli acciai avvenga con procedimenti codificati ISO 4063 e che i saldatori manuali e semiautomatici siano qualificati secondo la UNI EN ISO 9606-1:2017.
A livello europeo le norme UNI EN ISO 9606-1 (saldatori) e UNI EN ISO 15614-1 (procedure) sono armonizzate, mentre la UNI EN ISO 3834:2021 definisce i requisiti di qualità per tutte le fasi del processo saldante. Dall’applicazione delle NTC 2018 è divenuta obbligatoria anche la marcatura CE secondo la EN 1090-2 per le strutture in acciaio, imponendo procedure rigorose di progettazione, esecuzione e collaudo delle carpenterie metalliche.
Le revisioni normative recenti mirano a semplificare ed estendere i riferimenti. Ad esempio, la UNI EN ISO 9606-1:2017 ha unificato i criteri di prova dei saldatori su acciaio. La nuova edizione della UNI EN ISO 15614-1:2017 ha integrato approcci diversi (americano ed europeo) nella qualifica delle procedure saldanti, offrendo alle aziende due vie di certificazione a seconda del contesto applicativo. Inoltre, dal 2025 la validità delle qualifiche saldatore è stata estesa da due a tre anni (in precedenza biennale). In prospettiva si prevedono ulteriori aggiornamenti, ad esempio nuove disposizioni sulla sicurezza, la sostenibilità e la digitalizzazione dei processi di saldatura.
Benefici economici per le aziende
Investire nella formazione e certificazione dei saldatori porta vantaggi concreti. Un sistema di gestione della saldatura certificato secondo la UNI EN ISO 3834 conferisce all’impresa una «presunzione di conformità» nei confronti delle direttive europee e si integra perfettamente con un sistema qualità ISO 9001 esistente.
Ciò si traduce in un controllo più efficace dei processi produttivi, con conseguente riduzione di scarti, rilavorazioni e non conformità, aumentando la competitività sui mercati internazionali. Analogamente, assumere saldatori già certificati ISO/EN garantisce risultati qualitativi superiori e riduce sensibilmente il rischio di errori costosi. In definitiva, disporre di saldatori qualificati e di procedure saldanti documentate correttamente permette alle imprese di ottimizzare i processi produttivi, riducendo i costi operativi e i rischi di non conformità.
Conclusioni
l ruolo del saldatore d’acciaio è sempre più strategico per le aziende dei settori civile, industriale e automotive che puntano alla massima qualità delle proprie strutture metalliche.
Un corso di saldatura strutturato secondo normative aggiornate prepara professionisti in grado di realizzare giunzioni affidabili e durature.
Per le imprese, disporre di saldatori certificati significa non solo rispettare gli obblighi di legge, ma anche ottenere un miglioramento dell’efficienza produttiva e un vantaggio competitivo attraverso la riduzione dei costi e dei rischi di non conformità.