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Corso di formazione e certificazione BIM

Nel settore delle costruzioni pubbliche in Italia, è in atto una trasformazione cruciale guidata da precisi obblighi normativi. La data di riferimento è il 1° gennaio 2025, a partire dalla quale l’adozione di metodi di Gestione Informativa Digitale (GID), meglio noti come BIM, diventa un requisito imprescindibile.

La base legale di questa rivoluzione è il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, introdotto con il Decreto Legislativo 36/2023 e successivamente aggiornato dal D.Lgs. 209/2024. È importante notare che il legislatore ha scelto l’espressione “Gestione Informativa Digitale” per enfatizzare un approccio che abbraccia l’intero ciclo di vita dell’opera, superando la semplice modellazione tridimensionale.

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Building Information Modelling

L’obbligo si applica a tutte le opere di nuova costruzione e agli interventi su edifici esistenti il cui importo di gara superi i 2 milioni di euro. Per i lavori su beni culturali, tutelati ai sensi del D.Lgs. 42/2004, è stata fissata una soglia specifica di 5.538.000 euro.

Questo quadro normativo impone adempimenti stringenti anche alle stazioni appaltanti. Le amministrazioni pubbliche devono ora dotarsi di un atto organizzativo per la gestione digitale, pianificare la formazione del personale e nominare figure professionali certificate, come il CDE Manager e il BIM Manager. Di conseguenza, si genera una forte domanda di esperti qualificati sia da parte delle imprese, per poter partecipare alle gare, sia degli enti pubblici, per poterle gestire.

Infine, anche per gli appalti al di sotto delle soglie di obbligatorietà, la competenza BIM si trasforma in un potente vantaggio competitivo. Il Codice prevede infatti la possibilità di assegnare punteggi premiali alle offerte che includono l’uso di metodologie digitali, rendendo la formazione in questo campo un investimento strategico per l’aggiudicazione delle commesse.

Building Information Modelling

L’obbligo si applica a tutte le opere di nuova costruzione e agli interventi su edifici esistenti il cui importo di gara superi i 2 milioni di euro. Per i lavori su beni culturali, tutelati ai sensi del D.Lgs. 42/2004, è stata fissata una soglia specifica di 5.538.000 euro.

Questo quadro normativo impone adempimenti stringenti anche alle stazioni appaltanti. Le amministrazioni pubbliche devono ora dotarsi di un atto organizzativo per la gestione digitale, pianificare la formazione del personale e nominare figure professionali certificate, come il CDE Manager e il BIM Manager. Di conseguenza, si genera una forte domanda di esperti qualificati sia da parte delle imprese, per poter partecipare alle gare, sia degli enti pubblici, per poterle gestire.

Infine, anche per gli appalti al di sotto delle soglie di obbligatorietà, la competenza BIM si trasforma in un potente vantaggio competitivo. Il Codice prevede infatti la possibilità di assegnare punteggi premiali alle offerte che includono l’uso di metodologie digitali, rendendo la formazione in questo campo un investimento strategico per l’aggiudicazione delle commesse.

Building Information Modelling

Il nuovo contesto normativo italiano richiede ai professionisti del settore delle costruzioni una preparazione in ambito BIM che sia strutturata e formalmente riconosciuta, superando una conoscenza generica. Il corso di formazione Cefosmet risponde a questa esigenza basandosi su un preciso quadro normativo nazionale e internazionale.

I Pilastri della Formazione: Norme UNI e ISO

Il percorso formativo è costruito attorno a due standard tecnici italiani fondamentali. La norma UNI 11337-7:2018 definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza per le figure professionali BIM, stabilendo cosa devono sapere. A questa si affianca la prassi di riferimento UNI/PdR 78:2020, che, in collaborazione con Accredia, definisce le modalità per la valutazione e la certificazione di tali competenze, spiegando come dimostrarle oggettivamente.

Integrazione tra Standard Nazionale e Internazionale

Il corso integra anche i principi dello standard globale UNI EN ISO 19650. La normativa italiana (la serie UNI 11337) funge da allegato nazionale ufficiale alla norma ISO. Questo significa che la formazione secondo gli standard UNI garantisce una competenza che è contemporaneamente conforme alle leggi italiane e allineata alle migliori pratiche internazionali, rendendo il professionista operativo sia in Italia che all’estero.

L’Obiettivo Finale: La Certificazione Accreditata

Lo scopo del percorso Cefosmet non è il rilascio di un semplice attestato di partecipazione, ma la preparazione completa per ottenere una certificazione di terza parte. Questa viene rilasciata da un organismo accreditato da Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento. Tale certificazione ha valore legale e rappresenta il requisito indispensabile per essere riconosciuti come esperti BIM qualificati da stazioni appaltanti e aziende leader.

La Qualifica Professionale

La qualifica professionale in ambito BIM, secondo la norma di riferimento UNI 11337-7, non è generica ma si articola in quattro ruoli distinti e complementari, che definiscono una chiara progressione di carriera nel settore della gestione informativa digitale. Le qualifiche ottenibili sono:

  • BIM Specialist: L’operatore avanzato che crea e gestisce i modelli informativi per una specifica disciplina (es. architettura, strutture, impianti).

  • BIM Coordinator: Il coordinatore di commessa che integra i diversi modelli disciplinari, ne verifica la coerenza e gestisce la risoluzione delle interferenze.

  • BIM Manager: La figura strategica che definisce le regole, i processi e gli standard BIM a livello di organizzazione o di commesse complesse, redigendo la documentazione operativa e contrattuale.

  • CDE Manager: Il gestore dell’Ambiente di Condivisione Dati (ACDat/CDE), responsabile della piattaforma tecnologica, della sicurezza, dell’accessibilità e della tracciabilità di tutte le informazioni di progetto.

I Destinatari

Il percorso è rivolto a professionisti del settore delle costruzioni che desiderano specializzarsi e ottenere una qualifica riconosciuta nel campo della gestione informativa digitale. A seconda del ruolo scelto, i destinatari ideali sono:

  • Progettisti, disegnatori e modellatori (architetti, ingegneri, geometri) che aspirano a diventare BIM Specialist, padroneggiando gli strumenti di authoring e le tecniche di modellazione avanzata.

  • Project manager, capi commessa e BIM Specialist esperti che vogliono evolvere nel ruolo di BIM Coordinator, per gestire i flussi informativi e coordinare team di progetto multidisciplinari.

  • Direttori tecnici, responsabili di ufficio tecnico e consulenti strategici che puntano alla qualifica di BIM Manager, per governare l’implementazione del BIM a livello aziendale e gestire gli aspetti contrattuali.

  • Professionisti con competenze informatiche e di processo, come IT manager o information manager, che intendono specializzarsi come CDE Manager, per gestire le piattaforme collaborative e garantire la sicurezza e l’integrità dei dati.

Il Corso

Il corso è progettato per fornire le competenze specifiche richieste dalla norma UNI 11337-7 per ciascuna delle quattro figure professionali chiave del processo BIM. Il programma formativo è strutturato per permettere ai partecipanti di scegliere il proprio percorso di specializzazione in base alle proprie attitudini e obiettivi di carriera.

Verranno approfonditi i compiti e le responsabilità di ogni ruolo, dalla modellazione operativa dello Specialist, al coordinamento di progetto del Coordinator, fino alla gestione strategica del Manager e alla governance della piattaforma dati del CDE Manager. Particolare attenzione è data all’evoluzione delle figure manageriali, che oggi devono integrare competenze di analisi dei dati (data analytics) per ottimizzare le strategie decisionali.

L'Esame

L’esame di certificazione, regolamentato dalla prassi UNI/PdR 78:2020, è un processo rigoroso che verifica in modo completo le competenze del candidato. Per essere ammessi è necessario possedere un diploma di scuola media di secondo grado e un’esperienza lavorativa minima, sia generica in ambito tecnico sia specifica con il metodo BIM, variabile a seconda del profilo professionale per cui ci si candida.

L’esame si articola in tre fasi distinte:

  1. Una Prova Scritta, consistente in un test a risposta multipla di 30 domande da completare in 60 minuti, che valuta le conoscenze teoriche e normative.

  2. Una Prova Pratica, della durata di 120 minuti, in cui si affronta un caso di studio specifico per il proprio ruolo, volto a dimostrare le abilità operative.

  3. Una Prova Orale di circa 30 minuti, a cui si accede solo dopo aver superato le due prove precedenti. Questo colloquio individuale con la commissione serve a discutere gli elaborati e approfondire la comprensione del ruolo e le capacità di ragionamento del candidato.

Per superare le prove scritta e pratica è richiesto un punteggio minimo del 60%.

L'Attestato

L’attestato ottenuto è una certificazione di terza parte accreditata, che possiede un valore legale e attesta in modo ufficiale le competenze del professionista. La certificazione ha una validità di 5 anni, ma il suo mantenimento è un processo dinamico.

Per conservare la validità del titolo, il professionista è soggetto a una sorveglianza annuale da parte dell’organismo di certificazione. Ogni anno è necessario dimostrare di essere rimasti attivi e aggiornati, soddisfacendo tre requisiti: aver svolto almeno 8 ore di aggiornamento professionale, aver lavorato con il metodo BIM per almeno 30 giorni (anche non consecutivi) e non avere contenziosi legali relativi all’attività certificata. Questo meccanismo assicura che il professionista certificato mantenga uno standard di qualità costantemente allineato all’evoluzione del settore.

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Il BIM Coordinator

Il BIM Coordinator agisce come il regista di un singolo progetto. Il suo compito principale è integrare i modelli digitali creati dai vari specialisti (architettonico, strutturale, ecc.) in un unico modello “federato”. È responsabile di verificare la coerenza del progetto, eseguire l’analisi delle interferenze (clash detection) per trovare conflitti e coordinare la loro risoluzione con il team.


 

Il BIM Manager

Il BIM Manager è uno stratega che opera a livello aziendale o su commesse molto complesse. La sua responsabilità non è la modellazione, ma la definizione dell’intero processo digitale. Redige i documenti fondamentali (come il Capitolato Informativo e il Piano di Gestione Informativa), stabilisce gli standard e le procedure interne, definisce gli aspetti contrattuali legati al BIM e supervisiona l’intero processo.


 

Il CDE Manager

Il CDE Manager è il custode della piattaforma tecnologica dove vengono scambiati tutti i dati di progetto (l’Ambiente di Condivisione Dati o CDE). Si occupa della struttura della piattaforma, gestisce i permessi di accesso, i flussi di approvazione e garantisce la sicurezza, l’integrità e la tracciabilità di tutte le informazioni.

In sintesi, mentre il Coordinator si concentra sulla coerenza tecnica del progetto, il BIM Manager si occupa della strategia del processo e il CDE Manager della gestione della piattaforma dati. Per questi ruoli manageriali, sta diventando sempre più cruciale l’uso dell’analisi dei dati per ottimizzare le decisioni.

La Struttura dell’Esame

L’esame di certificazione, definito dalla norma UNI/PdR 78:2020, è un processo di valutazione completo articolato in tre fasi. Inizia con una prova scritta, un test a risposta multipla di 60 minuti per verificare le conoscenze teoriche. Segue una prova pratica di 120 minuti, basata su un caso di studio specifico per il ruolo professionale, per testare le abilità operative. Infine, superate le prime due prove, si accede a una prova orale, un colloquio di circa 30 minuti per approfondire le competenze e la capacità di ragionamento del candidato.

Validità e Mantenimento della Certificazione

La certificazione ottenuta ha una validità di cinque anni, ma per mantenerla attiva è necessario un aggiornamento costante. L’organismo di certificazione effettua una sorveglianza annuale per cui il professionista deve dimostrare di aver partecipato ad almeno 8 ore di formazione, di aver lavorato con il metodo BIM per almeno 30 giorni nell’anno e di non avere contenziosi legali. Questo meccanismo garantisce che il titolo sia un sigillo di qualità sempre attuale.

I Vantaggi di una Formazione Strategica

La formazione Cefosmet si distingue per il suo approccio strategico. I docenti sono professionisti certificati del settore che portano in aula la loro esperienza pratica. Il corso ha un taglio concreto, orientato al superamento dell’esame attraverso simulazioni e workshop. Il programma di studi è costantemente aggiornato alle ultime normative, come la recente UNI EN ISO 7817-1:2024. Infine, viene offerto un supporto completo al candidato, assistendolo in ogni fase del percorso, dalla valutazione dei requisiti fino alla preparazione per ogni singola prova.

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